Riviste italiane online
Questa pagina ti offre un elenco delle più vendute riviste italiane suddivise per genere. Per ogni rivista potrai conoscere tantissime informazioni tra cui anche l'home page del sito ufficiale online. Sarà così un gioco da ragazzi leggere gratis (ove disponibile) gli articoli firmati dalle più rinomate e diffuse riviste italiane, senza scaricare alcun tipo di file (come il download di PDF) e senza alcun tipo di abbonamento.
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Riviste italiane
In Italia il fenomeno delle riviste è diventato virale soprattutto nel ’90, anche se in realtà la loro origine come per molti altri almanacchi diffusi in tutta Europa è da far risalire alla seconda metà del 1600 quando fungevano da fogli informativi.
La storia delle riviste in Italia
Il primo boom italiano arrivò con il Caffè di Cesare Beccaria e la Frusta Letteraria nel 1700, ma soprattutto Il Conciliatore e Il Risorgimento a metà dell’800. La vera svolta arrivò con i cosiddetti ‘domenicali’, come la Domenica del Corriere che ha continuato ad uscire ininterrottamente dal 1899 al 1989, mentre la prima rivista italiana che imitava l’americana Life fu il settimanale Tempo, che uscì nel 1939 e andò avanti sino al 1976. Diretto concorrente fu Epoca, nato nel 1950 e che ha avuto grandissima diffusione almeno per una trentina d’anni prima di conoscere la vera crisi ad inizio del 1990 cessando le pubblicazioni nel 1997. Ma soprattutto dal Dopoguerra in poi l’Italia ha conosciuta una vera e propria moltiplicazione delle riviste, dapprima generaliste e poi sempre più specifiche. Con l’avvento della televisione, ad esempio, trovarono spazio prima il Radiocorriere Tv legato strettamente alla Rai e successivamente anche Tv Sorrisi e Canzoni, il suo primo e vero diretto concorrente. E ancora i periodici a larghissima diffusione come Oggi, nato nel 1945 e Gente che ha pubblicato il suo primo numero nel 1957. Con una matrice più prettamente politica, prima di allargarsi al generalismo, decollarono anche L’Espresso, fondato 1955, e Panorama che nel 1962 Mondadori volle far diventare l’edizione italiana di Time anche se poi in realtà visse di luce propria come è ancora oggi.
Solo successivamente, a metà degli anni Novanta, sono partiti i progetti legati strettamente ai quotidiani politici (o generalisti): è il caso di Sette con il Corriere della Sera, di Il Venerdì di Repubblica oppure ancora di Specchio, con La Stampa, che però adesso non viene più pubblicato. Capitolo a parte è quello dei fotoromanzi, quali Grand Hotel o Bolero.
Formati e distribuzione delle riviste italiane
L’ultimo ‘censimento’ sulle riviste italiane parla di circa 500 settimanali e una quota vicina ai 2000 mensili, con tirature notevoli come dimostra ad esempio Famiglia Cristiana che raggiunge la diffusione delle 800 mila copie. Come è successo per i quotidiani, anche le riviste in Italia hanno vissuto un periodo di crisi legata all’avvento e alla diffusione di internet e si sono adeguate. Così ci sono quelle che vendono contenuti direttamente sulla rete, altre che di rete e di computer si occupano e altre ancora che hanno trovato un modo alternativo per creare abbonati attraverso la diffusione in rete dei loro numeri arretrati
Il formato delle riviste in genere è simile a quello di un A4, che è anche il foglio di carta più comune, ma molto dipende da quello che sono i contenuti. Le riviste d’arte, oppure quelle legate ad associazioni,m fondazioni o quant’altro possono scegliere formati e un tipo di carta diversa, anche più spesso rispetto ai 130-140 grammi tipici di questo genere di editoria.
Contenuti delle riviste italiane
Sono diversi i generi e gli argomenti, così come le scelte grafiche, ma le riviste italiane non si discostano molto fra di loro. Molte scelgono una grande foto in copertina, con un sommario che indica i temi principali trattati all’interno del numero. Poi un editoriale di solito firmato dal direttore oppure da uno degli esperti di punta, e nella prima parte della rivista gli argomenti principali, quelli di maggiore spessore. Nella seconda metà invece solitamente le rubriche fisse, i consigli per i lettori, prezzi e modelli da acquistare (per le riviste di genere), oltre all’angolo dedicato alle vignette, ai giochi, alla televisione e agli approfondimenti. Approfondimenti è possibile trovarli sulla pagina Wikipedia dedicata alle riviste italiane.
