Quotidiani nazionali online
Avrai a disposizione un elenco completo dei più diffusi e letti quotidiani nazionali italiani. Oltre alla lista, potrai leggere tante informazioni sulla testata: l'anno di fondazione, la redazione, l'orientamento politico, gli argomenti principalmente trattati, i link delle home page dei siti ufficiali online dove poter leggere gratis senza abbonamento e senza scaricare file (esempio il download di PDF) news su cronaca, politica, sport e economia.
Quotidiani nazionali generalisti
Corriere della Sera la Repubblica
La Stampa Il Fatto Quotidiano
Il Giornale Libero quotidiano
Il Messaggero il Resto del Carlino
Il Gazzettino Il Mattino
Il Secolo XIX Il Tempo
il Giorno Corriere Nazionale
Il Garantista Il Tirreno
La Gazzetta del Mezzogiorno America Oggi
La Nazione La Notizia
Il Dubbio
Quotidiani sportivi
Gazzetta dello Sport Corriere dello Sport
Tuttosport QS Sport
il Romanista
Quotidiani politici
Europa Gazzetta Ufficiale
Il Foglio Liberazione
Il Manifesto La Padania
Il Giornale d'Italia Secolo d'Italia
l'Unità Rinascita
L'Opinione La Verità
Quotidiani economia e finanza
Il Sole 24 ore Il Denaro
Milano Finanza Italia Oggi
Quotidiani gratuiti - free press
Leggo metro
Epolis
Quotidiani cattolici
Avvenire L'Osservatore Romano
Quotidiani nazionali
In testa c’è sempre il Corriere della sera e a seguire arrivano La Repubblica, Il Sole 24 Ore, La Gazzetta dello Sport, La Stampa, Il Messaggero, Il Resto del Carlino, Corriere dello Sport-Stadio, Il Giornale e Avvenire. E' questa la classifica dei primi dieci quotidiani italiani, per diffusione e numero medio di lettori giornalieri secondo gli ultimi dati delle stime ufficiali. In comune hanno tutti il fatto di essere nazionali, ossia con una distribuzione che copre tutto il territorio italiano.
La storia dei quotidiani nazionali
Il capostipite, almeno tra i quotidiani nazionali, è La Stampa, nata a Torino nel 1895 come diretta erede della ‘Gazzetta Piemontese fondata nel 1867. Dal 1925 e ancora oggi è di proprietà della famiglia Agnelli. Qualche anno dopo invece è arrivato il Corriere della Sera, il cui nome originario si deve al fatto che nei primi anni effettivamente era un quotidiano che usciva nel tardo pomeriggio, Nacque per portare in Italia il modello dei grandi quotidiani inglesi come il Times e sempre più nel corso del ‘900 è diventato il quotidiano di riferimento per i grandi imprenditori italiani, al di là del Il Sole 24 Ore che è edito direttamente da Confindustria. La triade dei grandi quotidiani nazionali è chiusa da La Repubblica che ha invece una storia più recente essendo stata fondata nel 1976 da un gruppo di giornalisti capeggiati da Eugenio Scalfari. C’è poi un altro grande quotidiano nazionale che però nulla ha a che fare con la politica e la cronaca. È La Gazzetta dello Sport, nata nel 1896 con cadenza settimanale prima e bisettimanale poi prima di essere trasformato in quotidiano a partire dal 1919.
Le categorie dei quotidiani nazionali
I grandi quotidiani italiani a distribuzione nazionale hanno una caratteristica comune, quella di essere generalisti perché non sono dipendenti da un partito o da un organo politoico e trattano tutti i temi possibili, dalla politica italiane e interna nazionale alla cronaca, spesso con reportages e approfondimenti, dall’economia alla cultura passando per lo sport e gli spettacoli. In molti casi, come avviene per il Corriere della Sera, La Stampa, La Repubblica ma anche Il Giornale, accanto all’edizione nazionale esiste anche un inserto, chiamato ‘dorso’ che riposta tutta la cronaca locale (politica, nera, bianca e costume). Esistono poi i quotidiani nazionali economico-finanziari: il primo esempio è Il Sole 24 Ore ma sulla sua scia ci sono Milano Finanza e Italia Oggi, anche questi distribuiti in tutta Italia. Ci sono poi i quotidiani sportivi, di cui La Gazzetta dello Sport è certamente il più diffuso. Ma anche il Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport (che appartengono da qualche anno allo stesso editore) hanno distribuzione nazionale. Infine ci sono i quotidiani cattolici, come l’Osservatore Romano e soprattutto Avvenire.
Le free press nazionali e i siti internet
Dopo il boom dei primi anni Duemila, nei quali i giornali in distribuzione gratuita sono diventati un vero fenomeno, la crisi dell’editoria li ha fatti ridurre decisamente di numero e di copie. Oggi resiste su tutto il territorio nazionale il solo Metro, mentre Leggo ha tenuto in piedi soltanto le edizioni di Roma e Milano ed Epolis quella di Bari. Un fenomeno degli ultimi anni invece è quello dei siti internet legati strettamente alle testate giornalistiche. Inizialmente erano soltanto un bel contenitore per attirare l’attenzione dei lettori sull’edizione cartacea, ma presto gli editori ne hanno compreso l’importanza strategica per la possibilità di pubblicare video e file audio, di far interagire i lettori, di aprire blog tematici e specifici, tutte cose che il quotidiano non poteva fare. Ecco perché hanno raggiunto in breve tempo grandissimi numeri, con redazioni create ad hoc.