Quotidiani italiani online
Quotidiani italiani online è la sezione del portale dove avrai a disposizione un elenco di quotidiani italiani da poter sfogliare gratis online come un'edicola virtuale. Per ogni periodico avrai a disposizione tantissime informazioni come anno di fondazione, info su redazione, news trattate, orientamento politico, link dell'home page del sito ufficiale. I quotidiani italiani contemplano quotidiani generalisti, sportivi, free press, politici, economici e finanziari, metereologici, locali. Potrai leggere gratis dai vari portali online news di cronaca nera o rosa, politica, sport e calcio serie A, arte e spettacolo senza bisogno di abbonamento e senza scaricare files (come il download di giornali in PDF).
Quotidiani nazionali generalisti
Corriere della Sera la Repubblica
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La Gazzetta del Mezzogiorno America Oggi
La Nazione La Notizia
Il Dubbio
Quotidiani sportivi
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Il Giornale d'Italia Secolo d'Italia
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L'Opinione La Verità
Quotidiani economia e finanza
Il Sole 24 ore Il Denaro
Milano Finanza Italia Oggi
Quotidiani gratuiti - free press
Leggo metro
Epolis
Quotidiani cattolici
Avvenire L'Osservatore Romano
La storia dei quotidiani italiani
È una storia che nasce attorno all’unità d’Italia, quella dei primi veri grandi giornali italiani. E da allora è stato un moltiplicarsi di testate che hanno occupato tutto il territorio nazionale, diversificando i loro interessi e la loro distribuzione.
Il primo vero esempio di quotidiano italiano è la Gazzetta del Popolo, giornale monarchico fondato a Torino nel 1848 e poi attivo sino agli anni Ottanta. La risposta, nel 1860, fu dopo l'arrivo in Sicilia di Garibaldi la nascita a Palermo de Il Giornale di Sicilia seguito a stretto giro da L'Osservatore Romano nato per precisa volontà di esportare le idee dello Stato Pontificio anche fuori dai suoi confini. Ma presto fu Milano a diventare il motore dell’editoria italiana, cominciando con Il secolo (da non confondere con Il secolo XIX, nato a Genova), con il primo numero nel 1866 e che viene considerato il primo vero quotidiano italiano anche se non esiste più. Ma erano maturi i tempi per le grandi testate: così nel 1876 venne fondato sempre a Milano il Corriere della Sera e nel 1895 a Torino fa la volta de La Stampa. Il resto è storia più recente, con il ’90 che ha portato alla nascita di moltissime testate in tutta Italia, a diffusione nazionale, regionale e locale.
I quotidiani nazionali
Secondo le ultime stime di ADS (Accertamento Diffusione Stampa) per avere dati certi sulla diffusione dei quotidiani in Italia, la classifica delle prime dieci testate vede in testa il Corriere della sera seguito da La Repubblica, Il Sole 24 Ore, La Gazzetta dello Sport, La Stampa, Il Messaggero, Il Resto del Carlino, Corriere dello Sport-Stadio, Il Giornale e Avvenire. Una classifica che in fondo racchiude tutte le anime del giornalismo italiano e le scelte degli editori. Ci sono i quotidiani generalisti, quelli più strettamente economici, gli sportivi ma anche i quotidiani cattolici a testimonianza della molteplicità di offerta che c’è nel nostro Paese. Sono tutti accomunati dalla stessa caratteristica: pur avendo una redazione centrale ben definita e pur curando (in molti casi) anche diverse edizioni con la cronaca locale sono tutti a distribuzione nazionale, ossia arrivano su tutto il territorio sia nelle edicole che sotto forma di abbonamento postale.
I quotidiani locali e le cooperative
A differenza di quelli nazionali, i quotidiani locali hanno una distribuzione che arriva solo in determinate province della regione in cui vengono stampati ed eventualmente vengono distribuiti in abbonamento postale a chi risieda fuori dalla regione. Sono connotati da una spiccata attenzione per le politiche e le cronache locali e per questo riescono ad avere dati di vendita interessanti. Altra categoria è quella dei quotidiani pubblicati non da un editore o da diversi riuniti in una società editrice, ma da cooperative. I casi più famosi in Italia sono quelli de ‘il Manifesto’, ‘Il Foglio’ e ‘Il Denaro’. E ancora, i quotidiani prettamente politici perché nati come reale espressione di un partito. A questa categoria appartengono tra gli altri Libero, Europa, La Padania e L’Unità.
Il fenomeno free press
In Italia la moda dei giornali gratuiti, distribuiti soprattutto nelle stazioni ferroviarie e della metropolitana, ha preso piede relativamente tardi rispetto ad altre nazioni. Il primo è stato Metro, forte della sua grande esperienza all’estero (l’editore è svedese) ed è anche l’unico capace di resistere con diverse edizioni ancora oggi. Poi seguirono Leggo (Gruppo Caltagirone) e City (Rcs), ma anche EPolis. Solo il primo oggi è ancora in piedi, ma è passato da diverse edizioni locali alle sole di Milano e Roma mentre gli altri due hanno già chiuso. Nell’era di internet, i giornali gratuiti che vivono solo di pubblicità non sembrano più interessare molto. Altre informazioni è possibile reperirle sul sito ufficiale Wikipedia.