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Differenze tra pitbike, mini motard e minimoto, quale scegliere e perché

 

Gli amanti dei veicoli a due ruote stanno vivendo una vera e propria evoluzione del settore, portata dall’entrata in commercio di modelli in miniatura che emulano le classiche moto da corsa. Trattasi cioè delle pitbike, delle minimoto e delle mini motard. Per quanto appartenenti tutte e tre alla medesima categoria di veicoli, i modelli si differenziano tra di loro per dimensioni, prestazioni e praticità su strada.

 

Abbiamo chiesto di darci una mano nella redazione di questo articolo/guida agli amici esperti di www.evomotor.itCerchiamo dunque di capire le specifiche di ogni tipologia di motocicletta e quale conviene scegliere in base alle singole esigenze.

 

 

La minimoto

minimoto

La minimoto è una vera e propria moto in miniatura, che emula il veicolo a due ruote a partire dalla scocca, per passare poi alla meccanica. Hanno infatti le stesse funzioni delle motociclette normali, ma cambiano sostanzialmente nelle dimensioni.

Chi opta per questa tipologia di moto piccola lo fa perché conosce già bene la struttura della motocicletta ma intende divertirsi con un “giocattolino” dalle prestazioni ugualmente eccellenti.

Di solito una minimoto ha un motore 2T con una cilindrata di 40cc o massimo 50cc, si alimenta a miscela e raggiunge anche una velocità di 100 km/h per i modelli race più spinti. Il motore non è molto complesso ed è più leggero di quello delle moto grandi, per questo monta bene su mezzi di piccole dimensioni. In alcuni modelli inoltre è possibile anche trovare un motore elettrico, che non supera i 20 km/h e che per questo diventa ideale per i bambini.

 

Le mini motard

mini-motard

Anche la mini motard rappresenta una miniatura di un modello più grande. In questo caso, essa trae spunto dalla motard, ovvero dei mezzi a due ruote adatti soprattutto alle competizioni fuoristrada.

Questo modello mini monta generalmente un motore 2T che non delude dal punto di vista dei cavalli montati sul motore. Se confrontata con una minimoto o una pitbike (che vedremo più avanti) non ha le stesse rese su strada e non ha le medesime prestazioni. Tuttavia, c’è da dire che chi la sceglie lo fa perché in linea di massima ha una guida molto similare ad una moto vera e propria.

La sua particolarità sta nella leggerezza della carrozza, oltre ad avere un costo molto più contenuto rispetto ad una minimoto o una pitbike. Dal punto di vista meccanico e della potenza, il motore può essere di circa 15-20 cavalli, insomma, dipende tutto dall’uso che se ne fa e dalla pista su cui intendiamo correre. Infatti, se il percorso è fatto di curve, la mini motard è molto più prestante delle sue concorrenti.

 

 

La Pit-bike

pit-bike

La pit-bike è una sottocategoria della minimoto nata intorno al 1980 dalla Honda. All’epoca un motore da 50cc a 4T fu montato su una moto in miniatura, anche se il veicolo poi non fu messo in commercio.

I primi modelli arrivano sul mercato degli USA soltanto intorno al 2000. Nasce così questa moto piccola ed agile, del tutto simile ai modelli classici ma leggermente ridotta in dimensioni, da guidare anche negli stretti paddock e dunque ideale per i piloti da cross. Ad oggi questi modelli vengono usati soprattutto in gare e competizioni, anche se sono sempre di più i privati che decidono di regalarsi questo piccolo gioiellino da corsa.

Rispetto ai poc’anzi citati modelli, le pit bike sono molto apprezzate perché considerate più sicure e più versatili. In commercio si trovano molti modelli, perfetti per tutti i gusti e le necessità. Essi infatti si addicono sia alle competizioni professionali sia alle semplici gite fuori porta.

Per quel che concerne il costo, nonostante sia accessibile a chiunque, è di poco più alto rispetto alle mini motard e alle minimoto. Possiamo comunque trovare nei negozi tanto modelli di varie centinaia di euro, tanto modelli di molte migliaio di euro.

Circa invece i requisiti meccanici, di solito, si tratta di piccole moto con motori da 110 a 125cc, anche se si trovano in giro modelli da prestazioni inferiori. In base poi alla posizione del motore, la pit bike viene chiamata anche dirt bike.

La caratteristica peculiare della pit bike è il cambio automatico o semi automatico, anche se alcune tipologie montano il cambio manuale.

 

 

Cosa scegliere tra pit-bike cross e minimotard?

La scelta tra mini motard e pit bike dipende da alcuni fattori. Appurato che, ogni biker e/o amatore anche dilettante, abbia le sue preferenze, di solito la pit bike si addice a percorsi off road o circuiti sterrati. Questo in quanto tali modellimontano gomme tacchettate per aderire al terreno.

Viceversa, le mini motard sono migliori per i circuiti asfaltati, in quanto, quasi tutti i modelli montano moto gomme slic da pista. Le prestazioni tra le due come abbiamo avuto modo di spiegare, sono dunque differenti.

 

Cosa scegliere tra minimoto e mini motard?

Infine, volendo fare un paragone tra minimoto e mini motard, possiamo dire semplicemente che la minimoto ha una dimensione leggermente più piccola. Tuttavia al contempo in fatto di motori è forse più problematica rispetto alla mini motard, così come è più scomoda data la posizione più alta della sella.

Chi utilizza la mini motard invece si diverte su strada, anche perché dal punto di vista tecnico funziona in modo meno artefatto, più semplice e scorrevole. Hanno delle prestazioni meno elevate delle minimoto ma offrono una posizione di guida più che accettabile.