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Il legame artistico della Puglia con l'Europa

 

È poco noto il legame artistico della Puglia con l’Europa, un legame che risplende di una ricchezza culturale spesso trascurata.

 

 

Mentre per gli "addetti ai lavori" potrebbe essere un dato scontato, molti conterranei potrebbero non rendersi conto di quanto la Puglia abbia contribuito e continuamente contribuisca al panorama artistico europeo.

 

puglia-e-europa

È come se, in patria, ci fosse una sorta di sottovalutazione del proprio patrimonio artistico. Questo fenomeno potrebbe essere spiegato dalla nota massima "Nessuno è profeta in patria", un detto che riflette la tendenza a non apprezzare appieno ciò che abbiamo nel nostro contesto familiare o locale.

E' importante sottolineare che la Puglia vanta una storia artistica e culturale vibrante che meriterebbe di essere celebrata e esplorata con maggiore attenzione.

 

 

L'Influenza artistica della Puglia in Europa

Sparsi per l’Europa, moltissimi artisti del palcoscenico, sono “eroi” negli stati dell’unione. Dal Belgio, all’Olanda, dalla Francia alla Spagna. Danzatori, attori, scenografi e nel campo delle arti visive, performers che presentano i loro lavori nei musei.

È doveroso citarne alcuni, per le loro capacità di comunicazione e innovazione di linguaggi espressivi comprensibili senza l’uso della parola, linguaggi al di là degli schemi convenzionali, tali da essere considerati arti libere.

 

 

Esempi di Eccellenza Artistica Pugliese

Performer quali Sergio Racanati, di Bisceglie, Benedetta Lusito, attrice e danzatrice, di Triggiano, Emio Greco, coreografo, di Brindisi, rappresentano la Puglia in tour anche extra-europei, portando al pubblico internazionale, la cultura di un territorio storicamente “invaso”, “conquistato” da popoli dal nord Europa fino dal Medio Oriente.

 

L'Importanza delle tradizioni culturali

Merito di queste peculiarità artistiche sono senza dubbio le origini popolari del territorio. Influenze greche, normanne, arabe, spagnole, hanno profondamente segnato il percorso culturale della regione.

 

La Taranta: Tradizione e rappresentazione artistica

A Melpignano, comune salentino in provincia di Lecce, si celebra da anni “La notte della taranta”. Un tour che parte da Corigliano d’Otranto e termina dopo avere toccato altri comuni della Grecia salentina, sperone d’Italia dalle fortissime influenze elleniche e che nei secoli si è radicata nella cultura popolare della penisola salentina fino a identificare le sue genti, con sentimenti mistici fusi tra sacro e profano, dagli dei greci al Cristianesimo, tanto da essere parte del costume locale che in casi di estrema fede religiosa, si trasformano in riti magici da diventare esorcismi con l’uso della danza: la taranta.

 

 

La Valorizzazione del dialetto e delle tradizioni

Il valore del vernacolo, è il valore della gente comune, quel valore in cui rivediamo noi stessi con curiosità e drammi del vivere comune.

 

La Puglia come centro di espressione artistica

Senza campanilismi, né provincialismi territoriali, si scrive di una Puglia creativa. Una regione che pensa e racconta. Dalla danza alla prosa. Dal canto delle litanìe di antichissime memorie greche e arabe, alla letteratura autoctona ormai presente e distribuita dalle case editrici pugliesi, in importantissime fiere nazionali e internazionali, quali il Salone del Libro di Torino o “Il Libro Possibile” di Polignano a Mare o anche la “Notte della Letteratura Europea” di Lisbona.

 

Gli scrittori pugliesi e il loro contributo culturale

In merito all'enorme contributo culturale della Puglia, non possiamo trascurare l'impatto significativo degli scrittori locali.

Questi autori, con la loro straordinaria capacità di trasformare le esperienze e le tradizioni della regione in parole vivide e coinvolgenti, hanno sollevato il profilo culturale della Puglia su scala nazionale e internazionale.

 

Ecco alcuni dei luminari letterari che meglio rappresentano il territorio:

Patrizia Gesuita: Il racconto della vita quotidiana

Con una prosa che cattura la vita quotidiana e le sfumature della società pugliese, Patrizia Gesuita si distingue per la sua capacità di dare voce alle storie intime e autentiche dei suoi personaggi. Attraverso le sue opere, ci conduce in un viaggio attraverso gli angoli più nascosti e affascinanti della Puglia, offrendo un'immersione ricca di emozioni e riflessioni. Un esempio è il Castello Caracciolo a Sammichele di Bari, storica dimora del principe Orsini del Balzo, del XV secolo, nei cui libriracconta una città palcoscenico di sentimenti femminili che profondamente incidono nella vita di una donna

Loredana Marzo: Esploratrice della cultura popolare

Come antropologa e ricercatrice della storia della cultura popolare, Loredana Marzo ha dedicato la sua vita a esplorare e documentare le tradizioni e le usanze uniche della Puglia. Con una scrittura accattivante e un approccio ricco di profondità e sensibilità, Marzo ci regala uno sguardo privilegiato sul ricco patrimonio culturale della regione, offrendo preziose testimonianze del passato e del presente.

Giusy Carminucci: Poetessa dell'anima pugliese

Con le sue poesie toccanti e vibranti, Giusy Carminucci cattura l'essenza dell'anima pugliese con una bellezza e una grazia senza pari. Le sue parole riescono a trasportare il lettore in un mondo di emozioni profonde e universali, celebrando la terra e le persone che la abitano con una passione travolgente e una sensibilità straordinaria.

Pierfranco Bruni: Custode della storia e della tradizione

Come storico e saggista della cultura della Magna Grecia in Puglia, Pierfranco Bruni porta avanti il compito importante di preservare e diffondere la storia e le tradizioni millenarie della regione. Attraverso le sue opere, Bruni ci offre una finestra sul passato glorioso della Puglia, illuminando i legami profondi e duraturi che legano la regione alle sue radici antiche.

Francesco Sinigaglia: Narratore di storie incantevoli

Con la sua prosa incisiva e avvincente, Francesco Sinigaglia ci trasporta in mondi di magia e meraviglia, dove le storie si intrecciano e si dipanano con una maestria narrativa senza pari. Attraverso le sue opere, Sinigaglia ci invita a esplorare l'immaginazione e la creatività della Puglia, offrendoci un viaggio indimenticabile attraverso le terre e le leggende della regione.

 

Insieme, questi autori formano un ricco mosaico letterario che riflette la diversità e la bellezza della cultura pugliese, arricchendo il panorama letterario italiano e lasciando un'impronta indelebile sulla storia e sull'immaginario collettivo della regione.

 

 

Maestri della scena e delle tradizioni

Teresa Ludovico è spesso ospite in Giappone, proprio per la sua attività di attrice di ricerca, testimone di una cultura mediterranea, che nel mondo è riconosciuta come madre di tutte le Arti umane.

Merito di queste peculiarità artistiche sono senza dubbio le origini popolari del territorio. Influenze greche, normanne, arabe, spagnole, hanno profondamente segnato il percorso culturale della regione.

Chi segue spettacoli o rassegne che soprattutto d’estate sono rappresentate dai vari enti locali o organizzate dalle importantissime presenze delle Pro Loco in tutti i comuni provinciali, assiste a quanto di arcaico sono i contenuti di una rappresentazione artistica.

 

La Notte della Taranta: Una celebrazione della cultura salentina

A Melpignano, incantevole comune salentino situato nella provincia di Lecce, si tiene da molti anni un evento di straordinaria importanza culturale e spirituale: "La notte della taranta". Questo tour emozionante ha inizio a Corigliano d’Otranto e si conclude dopo aver toccato numerosi altri comuni della Grecia salentina, un'area che rappresenta il cuore pulsante della cultura del Salento. Qui, le influenze elleniche sono profondamente radicate, contribuendo a plasmare una ricca tapestry culturale che si estende attraverso i secoli.

Nel corso del tempo, "La notte della taranta" è diventata molto più di un semplice evento musicale; è divenuta un rituale collettivo, un'esperienza mistica che fonde elementi sacri e profani in un unico fervore spirituale. Le genti della penisola salentina si identificano profondamente con questa celebrazione, che attinge a una tradizione antica e complessa. Dai miti e dalle leggende degli antichi dei greci fino all'arrivo del Cristianesimo, la taranta ha continuato a evolversi, assumendo nuove forme e significati lungo il suo percorso storico.

In particolare, durante momenti di estrema devozione religiosa, la danza della taranta si trasforma in un rito magico, un mezzo di esorcismo che libera gli animi dal peso dei loro tormenti interiori. Questa pratica antica e misteriosa ha radici profonde nella psiche collettiva della comunità salentina, offrendo un'espressione autentica della loro fede e della loro connessione con il divino.

"La notte della taranta" rappresenta non solo un'occasione per celebrare la musica e la danza tradizionali del Salento, ma anche un'opportunità per riconnettersi con le radici culturali e spirituali di questa affascinante regione italiana.

 

 

 

La Pizzica e il suo significato culturale

Veronica Calati, figura di spicco e esperta custode di questa millenaria tradizione coreutica, incarna l'anima e la passione del Sud. La sua maestria nel ballo della "pizzica" va oltre la semplice esecuzione tecnica; è una dimostrazione di connessione profonda con la storia e il patrimonio culturale della regione. La "pizzica", termine che evoca il movimento frenetico e liberatorio ispirato al morso della tarantola, è una forma di espressione corporea che ha il potere di guarire l'anima, lenendo la "pazzia" che si dice sia causata dal veleno dell'aracnide.

Questa antica pratica rappresenta molto più di un semplice rituale di danza; è un atto di memoria collettiva, una testimonianza viva delle tradizioni e dei valori che definiscono l'identità del popolo salentino. La cultura popolare si intreccia con la storia e la vita quotidiana, offrendo un'ancora di salvezza in un mondo in continuo cambiamento.

Veronica Calati, con il suo impegno e la sua dedizione, si pone come guardiana di questa eredità preziosa, assicurando che le tradizioni della "pizzica" continuino a vivere e a prosperare per le generazioni a venire. La sua presenza e il suo lavoro sono un tributo alla forza e alla resilienza del popolo salentino, che trova nella sua cultura radici profonde e solidi legami comunitari.

 

 

Valorizzazione del dialetto e della cultura popolare

Tra i maestri della “lingua” di una comunità, i dialetti, si annoverano attori e registi quali Nico Salatino, Nicola Pignataro, Mariolina De Fano, Nietta Tempesta, Vito Signorile, Mario Mancini, Nicola Valenzano, tutti che raccontano e hanno raccontato, il quotidiano vivere di una baresità spontanea, naturali espressioni idiomatiche di uso quotidiano che entrano con dignità popolare, nei teatri al fianco della cultura “colta”, la cultura degli autori che rappresentano più che la gente comune, i sentimenti intrinsechi degli animi umani.

Il valore del vernacolo, è il valore della gente comune, quel valore in cui rivediamo noi stessi con curiosità e drammi del vivere comune.