Batteria per smartphone non removibile: pro e contro

Correva l’anno 2007 quando una delle aziende di produzione telefoni più grande al mondo (Apple) proponeva i suoi device con batterie non removibili. Da allora il settore tecnologico ha fatto passi da gigante, e progressivamente altre compagnie hanno deciso di seguire l’orma del melafonino, proponendo i propri dispositivi saldati e senza dunque il case posteriore smontabile per la batteria.

Se dunque una volta la società di Cupertino si distingueva, tra le altre cose anche per questa caratteristica estetica dei suoi cellulari, oggi è facile trovare questo meccanismo anche in altri brand.

Questa modifica estetica fatta, ha avuto ovviamente una ripercussione (sia positiva che non) sul modo di concepire lo smartphone e sul controllo che l’utente stesso ha sui suoi device. I telefoni ormai sono radicalmente trasformati, l’utente non può più scavalcare la casa madre e risolvere i piccoli problemi alla vecchia maniera, col fai da te, ma rimane vincolato all’intervento dell’azienda produttrice. Cerchiamo dunque di vedere i pro e i conto di questa scelta.

 I materiali impiegati 

Sicuramente il primo motivo per il quale lo smartphone oggi viene prodotto con batteria non removibile è per l’impiego dei materiali differenti. Gli smartphone con scocca in metallo sono più delicati per cui non è possibile prevedere un vano removibile, cosa che invece esisteva con il device in plastica.

 Impermeabilità e infiltrazioni di polvere 

Per quanto possa essere una motivazione banale, il problema della impermeabilità e delle infiltrazioni di polvere è stato largamente risolto con la batteria non rimovibile.

Riutilizzare di nuovo la batteria smontabile significa consentire a polvere e ad acqua di concentrarsi lungo i bordi, il che potrebbe diventare pericoloso per il corretto funzionamento del dispositivo.

Ecco quindi che le caratteristiche di impermeabilità e resistenza sono requisiti fondamentali soprattutto per smartphone di fascia alta e valori aggiunti forniti da uno device non apribile. Ad esempio in questo articolo ci sono alcuni modelli di smartphone top di gamma con batteria non removibile.

 Il potenziamento delle celle 

Al fine di potenziare le celle delle batterie, gli ingegneri hanno deciso di dare nuove forme alle batterie. Si tratta di forme insolite, ridimensionate, ma che riescono a dare il giusto peso alle celle.

Se si tornasse alla batteria rimovibile, viceversa, la forma usuale della batteria, che tende ad occupare più spazio e ad incidere negativamente sulle celle, porterebbe queste ultime ad essere meno potenti.

 Il design più accattivante 

Aver cambiato forma e dimensione alla batteria, ha consentito alle aziende produttrici di proporre dei dispositivi dal design molto più accattivante. Si pensi infatti che i nuovissimi smartphone, oltre al materiale innovativo, presentano anche uno spessore ridotto al minimo. Caratteristica questa che non ai può certo avere in presenza di unabatteriarimovibile, che comporterebbe dinuovo l’uso di materiali mediocri e poco ricercati, che andrebbero a costruire design poco appetibili.

 La sostituzione della batteria rimovibile 

È errore comune pensare che una batteria non rimovibile non può essere sostituita. Sebbene l’ideale sarebbe rivolgersi alla casa madre, nulla vieta all’utente di giocare con il suo telefono provando a smontarlo per la sostituzione della batteria (ovviamente considerando tutti i possibili danni che un'operazione simile potrebbe causare).

Si pensi infatti che spesso le batterie compatibili vengono vendute corredate di un kit per l'apertura del telefono, in modo da poter effettuare modifiche alla loro struttura interna. Tali kit in pratica sono formati da piccoli cacciaviti, per smontare la scocca esterna, e da pinzette, per estrarre i componenti. Diciamo che chi non è esperto non dovrebbe eseguire la sostituzione in autonomia, ma dire che sia una cosa complicata ed impossibile sarebbe una bugia.

Più funzionalità in meno spazio

Può sembrare un paradosso eppure la sostituzione della batteria classica con quella fissa non smontabile ha consentito agli ingegneri di sviluppare all’interno del device nuove tecnologie e di introdurle nei sottilissimi smartphone di oggi. Si pensi ad esempio alla ricarica wireless, ai sistemi audio stereo, ai sensori ambientali di varia natura sono solo alcuni esempi.

Tornare a prima significa che la batteria andrebbe ad occupare di nuovo lo spazio oggi impiegato per queste modernissime tecnologie.

Qualche ultima considerazione: i contro

Fino ad ora abbiamo elencato le cose positive di una batteria rimovibile, ma quali sono realmente i difetti di questa moderna tecnologia?

In primis il fatto che la batteria non possa essere smontata limita la personalizzazione hardware del dispositivo all'osso. Inoltre c’è anche da considerare le non poche difficoltà che si incontrano quando si ripara il cellulare in generale: è una manovra molto rischiosa.

Da tenere presente poi anche il fatto che la batteria non rimovibile non permette di avere sempre con sé un ricambio, dovendo dunque sempre attendere la ricarica dello smartphone.

Infine bisogna considerare l’aspetto ecologico. Avere delle batterie non rimovibili vuol dire tendere a produrre molti più rifiuti elettronici rispetto ad una classica batteria. Poter infatti sostituire la batteria all’occorrenza, ci consente di fare durare lo smartphone più a lungo. La qual cosa vuol dire meno consumismo e un minor impatto ambientale dal punto di vista dell’inquinamento.