Olio di CBD: cos'è, a cosa serve, come si assume, dosi
Sono molti gli studi scientifici che hanno dimostrato il valore più che "positivo" del CBD sul nostro organismo grazie ai suoi effetti. In alcune circostanze può diventare un valido aiuto per risolvere vari disturbi, come ad esempio quelli concernenti la qualità del sonno, lo stress, l’insonnia, i sintomi dell'influenza o il mal di testa.
Per riuscire ad ottenere gli effetti "positivi" desiderati è fondamentale trovare il proprio dosaggio individuale (operazione che può risultare non proprio facile) e la modalità di assunzione del CBD, magari mediante olio di CBD.
In questo articolo, con la consulenza degli esperti del settore, gli amici di www.cannalight.it andremo a focalizzarci su questo prodotto: cos’è e a cosa serve l'olio di CBD? Non ci resta che scoprirlo, proseguendo la lettura, per capire anche come gestire le dosi e l’assunzione di questo benefico alimento (a cui siamo giunti per dover di cronaca solo dopo un lungo e tortuoso cammino sia scientifico che legislativo).
Cos’è l’olio di CBD e a cosa serve
L’olio di CBD è un prodotto naturale a base di cannabidiolo (estratto dalla pianta di canapa) aggiunto a dell’olio vegetale. Anche chiamato con l’acronimo CBD, il cannabidiolo viene estratto dalle brattee e dalle foglie dei fiori femmina di cannabis sativa (una pianta che si contraddistingue in quasi tutte le sue parti per la presenza di molecole lipofile appartenenti alla famiglia dei terpeno-fenoli).
L’olio di CBD ha molte proprietà, per cui lo si può usare come sedativo (questo perché interagisce con il sistema endocannabinoide, esercitando un’azione rilassante), come ansiolitico, ma anche come antiossidante ed antinfiammatorio.
Il suo utilizzo diventa altresì utile per rilassare corpo e mente, per aiutare l’umore e per creare le giuste difese immunitarie nell’organismo. Fa anche bene alla pelle.
L’uso di olio di CBD può contribuire a ridurre lo stress, combattere stati d’ansia, agitazione, insonnia e tensioni muscolari.
Come assumere l’olio di CBD
L’olio di CBD può essere assunto sia direttamente ingerendolo (quindi per via sub-linguale) sia attraverso un vaporizzatore. In alternativa si può aggiungere alle pietanze e alle bevande che si consumano ogni giorno (non esagerando dato il suo sapore molto forte).
Se vuoi un effetto immediato ed intenso sarebbe opportuno assumerlo per via sub-linguale così darai all’organismo la possibilità di assorbirlo con maggiore rapidità. Ad ogni modo puoi davvero dare sfoggio alla tua fantasia per l’assunzione di olio di CBD.
Dosi: quante gocce di olio di CBD devo prendere?
La prima cosa da dire in merito alle dosi è che non esistono dosaggi ufficiali precisi, in quanto il quantitativo di CBD necessario per fare bene all'organismo è differente per ogni individuo. Nonostante ciò, puoi affidarti ad un metodo molto semplice per giungere al tuo dosaggio personale ideale: devi andare per gradi.
In un primo momento inizia con poche gocce, dopo qualche giorno se non si sono verificati effetti collaterali particolari inizi ad aumentare il dosaggio finché non si raggiunge un beneficio stabile.
Anche per il miglior olio di CBD pertanto dovrai individuare la dose giusta, e lo potrai fare tenendo presente il potere dell’olio, il tuo peso corporeo e l’intensità del disturbo. Nel primo caso più alta è la concentrazione dell’olio di CBD (cioè la percentuale indicata sulla confezione), maggiori saranno i milligrammi di CBD contenuti in ogni goccia e quindi meno gocce saranno necessarie.
Per quanto attiene al peso corporeo, se hai un corpo esile, meglio assumere meno gocce per far sì che il corpo lo tolleri meglio. Infine per l’intensità del disturbo, più è acuto e più gocce saranno necessarie, mentre per disturbi più lievi (es. stress quotidiano) poche gocce saranno sufficienti.
Rischio di sovraddosaggio
In caso di sovraddosaggio si possono manifestare alcuni effetti collaterali quali cioè sonnolenza, stanchezza, inappetenza e diarrea. Secondo la scienza si può verificare anche un aumento reversibile delle transaminasi epatiche se il dosaggio è troppo alto o se il CBD viene assunto in combinazione con farmaci che compromettono il fegato. In questo caso, si consiglia di consultare subito il medico per vedere il da farsi.
Coloro che sono particolarmente sensibili ai prodotti CBD dovrebbero inoltre assicurarsi di comprare prodotti CBD con un contenuto di THC particolarmente basso. Idealmente, il THC è difficilmente rilevabile o non rilevabile affatto.
Chiedi sempre il parere ad un medico informato ed eventuali effetti collaterali
Sebbene siano pochi i medici informati rispetto ai benefici e all’uso del CBD, se hai deciso di assumerlo per trattare specifici disturbi, meglio parlarne con uno specialista. In base alle tue esigenze e ad eventuali cure farmacologiche che segui, saprà dirti come devi comportarti: in tal caso infatti l’interazione tra CBD con alcuni farmaci potrebbe diminuire la capacità del fegato di metabolizzarli.
Se ti stai chiedendo se il CBD sia o meno una sostanza sicura, sappi che in alcune riviste di divulgazione medica come il Medical News Today, sono riportate numerose ricerche che hanno definito il CBD come una molecola piuttosto sicura.
Tuttavia, ricordiamo che in una piccola percentuale di persone sono stati riscontrati alcuni effetti collaterali quali secchezza alla bocca, sonnolenza, problemi digestivi e cambiamenti di umore.
