Quanto guadagna un operatore delle pompe funebri? Lo stipendio
Molti superstiziosi si tengono alla larga da questo impiego o da questo settore lavorativo, ma in vero si tratta di un mestiere molto delicato che richiede non solo grande sensibilità, fermezza e tatto, ma anche una buona dose di autocontrollo. Stiamo parlando del becchino, detto così gergalmente, ma che tecnicamente si chiama addetto alle pompe funebri.
Si tratta di un'occupazione questa davvero curiosa, particolare, che riesce a dare anche buone soddisfazioni economiche e personali proprio perché ci si deve porre a contatto con delle emozioni delicate, negative, di dolore, e con le quali bisogna avere un giusto approccio.
Sebbene la professione del necroforo non sia certo l’ambizione di chiunque, dal punto di vista economico, può dare il giusto appagamento, sia che tu decida di aprire un’agenzia in proprio, sia che tu decida di farti assumere da un’azienda.
Ma quanto guadagna un addetto delle pompe funebri? e come lo si diventa? Abbiamo posto queste domande agli amici di Onoranzefunebriamilano.it, onoranze funebri a Milano.
Un lavoro delicato
Il valore economico di questa mansione dipende innanzitutto dal fatto che il becchino è a stretto contatto con la morte in quanto si occupa di tutto ciò che concerne la persona deceduta fino al suo seppellimento.
È il necroforo la prima persona con cui i familiari di un defunto parlano per gestire tutto quello che concerne il funerale, il seppellimento con annessi e connessi. Non è un lavoro per tutti, non è facilmente gestibile proprio per il contatto diretto che bisogna avere con il dolore altrui, e per tanti altri motivi che vedremo più avanti.
Lo stipendio di un operatore delle pompe funebri
Lungi dal mettere sullo stesso piano l’addetto alle pompe funebri con un soggetto che porta sfortuna (come del resto tende a fare la maggior parte delle credenze popolari), quello del becchino è un mestiere che richiede grande professionalità.
L’autocontrollo e la gestione dei sentimenti, nonché delle emozioni, sono due requisiti fondamentali per gestire al meglio questa mansione.
Si tratta di un lavoro che richiede flessibilità dal momento che l’addetto alle pompe funebri può essere chiamato in qualsiasi momento del giorno e della notte. La reperibilità quindi è il primo elemento che caratterizza questo mestiere. Sarà anche per questo che il guadagno non è certo irrilevante.
Un operatore delle pompe funebri infatti, che lavora alle dipendenze di un’agenzia, guadagna in media 1.300 euro netti al mese. Più nello specifico lo stipendio può variare ed essere di:
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1.080 euro netti al mese per un addetto alle pompe funebri che ancora non ha maturato esperienza;
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1.240 euro netti al mese per un addetto alle pompe funebri che abbia tra i 5 e i 9 anni di esperienza;
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1.500 euro netti al mese per il becchino che ha tra i 10 e i 20 anni di esperienza;
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oltre i 20 anni di esperienza lo stipendio del becchino può arrivare anche a 1.700 euro.
Lavorare in autonomia
Se il contesto particolare ti affascina, o comunque senti di essere portato per ricoprire una mansione tanto delicata potresti anche optare per l’apertura di un’agenzia di pompe funebri in proprio. Non sarebbe una cattiva idea considerato, che, come purtroppo vuole il ciclo della vita, tutti prima o poi sono destinati a morire.
Un'agenzia di pompe funebri insomma non conosce crisi, e può incassare notevoli guadagni in base al tipo di servizio che intende offrire alla clientela. Ci sono famiglie che ci tengono a seppellire i propri cari con ogni onore, dando loro cioè il meglio del meglio per l’ultimo saluto, senza badare a spese. Per cui, aprire una simile attività, e offrire ai clienti servizi e prodotti innovativi e di qualità, potrebbe inficiare positivamente sugli incassi annuali dell’agenzia stessa.
In questo caso comunque sarebbe molto più difficile quantificare il guadagno, perché dipende da quanto l’imprenditore funebre sia bravo e da quanto sappia farsi un nome nella città, spingendo le famiglie a rivolgersi a lui qualora ne abbiano purtroppo bisogno.
Come si diventa addetto alle pompe funebri
Se hai deciso che questa, sia alle dipendenze che in autonomia, rappresenti la migliore strada per te, allora non ti resta che indagare sul come si diventa operatore delle pompe funebri. Vero è che la maggior parte di questi professionisti non ha una specializzazione, o comunque non si tratta di un requisito obbligatorio. Ma è anche vero che sempre più spesso a scegliere questa strada sono le persone con specializzazioni sanitarie, come per esempio gli infermieri. Altre volte bisogna partire da zero e pertanto è necessario formarsi in merito.
Tuttavia, proprio per rendere più agevole il tutto, ci sono dei corsi per diventare addetti alla pompe funebri che possono avere una durata di giorni o settimane. Basterà trovare il corso da necroforo che fa maggiormente al caso tuo e iniziare a seguire le lezioni. Al termine del corso si avrà una sorta di qualificache attesti le proprie competenze di addetto alle pompe funebri previo superamento di un esame.
Con il superamento dell’esame potrai farti assumere in un’agenzia, partecipare a bandi pubblici per ricoprire il ruolo di custode presso i cimiteri o ancora aprire una impresa autonoma e costruirsi un guadagno del tutto indipendente.