Polietilene, la guida: cos'è e a cosa serve
Il polietilene rappresenta oggi un materiale largamente impiegato in molteplici settori. Sebbene diffuso per la maggiore nel comparto dell’edilizia, dove viene utilizzato per isolare i cavi elettrici, questo polimero (vedremo in seguito cosa si intende per polimero e qual è la sua struttura) viene usato anche in tanti altri settori come ad esempio quello inerente gli imballaggi.
Scoperto per caso dal chimico tedesco Hans von Pechmann nel 1898 è una materia plastica dalle molteplici proprietà utilizzato in oggetti utilizzati da tutti noi ogni giorno come le buste della spesa, tappi di plastica, giocattoli, mobili o pellicole sottilissime da imballaggio. In questo articolo guida andremo ad esaminare nel dettaglio tutte le caratteristiche di questo polimero.
Cos’è il polietilene
Chimicamente parlando stiamo parlando di un polimero termoplastico. Si ottiene grazie alla polimerizzazione dell’etilene (che invece è un monomero) e ha come formula chimica C2H4. Più semplicemente un materiale plastico, composto di resina termoplastica.
Un polimero termoplastico come il polietilene ha delle proprietà utili per molteplici utilizzi. Questo perché ha una consistenza molto morbida, che tende a fluidificarsi a contatto con fonti di calore e a solidificarsi velocemente se si raffredda.
Questo suo cambiare repentinamente consistenza a seconda delle esigenze, lo rende un ottimo materiale, anche perché vanta proprietà isolanti e in aggiunta possiede una grande stabilità dal punto di vista chimico. Circa il suo aspetto, appare come un solido dal colore biancastro e in alcuni casi anche trasparente.
Come già evinto, la sua sicurezza lo rende un materiale ideale per diversi settori e porta numerosi vantaggi alle molte aziende che decidono di impiegato.
Le proprietà del polietilene
Le proprietà del polietilene (specialmente la sua consistenza) mutano al mutare delle condizioni esterne e soprattutto della temperatura. Grazie comunque a questo particolare comportamento, e in aggiunta alla condizione di catalisi che spesso manifesta, il polietilene può vantare dalla sua parte differenti proprietà dipendenti da varie strutture molecolari. Il che consente la suddivisione in due categorie: il polietilene ad alta e bassa densità e il polietilene ramificato.
Il polietilene ad alta densità ha una buona resistenza alla trazione, è molto duro e resiste anche a temperature più alte. Di converso quello a bassa densità, pur essendo buono per molti ambiti, tende a cambiare la sua forma a contatto con temperature troppo alte.
Di suo è comunque un materiale molto leggero, ma nonostante ciò vanta una buona resistenza agli urti e in aggiunta ha una resistenza molto alta agli agenti chimici, alle soluzioni saline, all’acqua, alle alte temperature e ai raggi UV.
I cambiamenti a seconda della temperatura
Il largo impiego che trova in numerosi ambiti, lo si deve soprattutto alla sua più grande proprietà, che abbiamo anticipato in apertura, ovvero che è termoretraibile. Questo significa che in presenza di un’alta fonte di calore, il polietilene cambia le sue dimensioni (sia la lunghezza che la larghezza).
Di fronte a questa capacità di adattarsi nelle dimensioni alle situazioni, il polietilene diventa indispensabile in tutti quei lavori o settori dove è necessario saldare. Possiamo quindi dire che è anche un materiale facilmente lavorabile.
A cosa serve il polietilene
Ripetutamente è stato sottolineato il largo impiego che si fa del polietilene. Pur essendo il clou del materiale nell’edilizia, esso è molto apprezzato anche nel settore alimentare, chimico e meccanico elettrico. Basti pensare al fatto che si usa spesso come rivestimento nelle fabbriche che producono guanti, teli per la pacciamatura, sacchetti e buste per imballaggio, per guide di scorrimento o teli per piscine.
Più nello specifico, l’uso più tradizionale è nelle shopper, anche perché risulta essere un materiale biodegradabile. Al contempo si usa anche per produrre una pellicola particolare (detta film stretch) usata per imballaggi economici (approfondisci: polietilene espanso per imballaggi), imballaggi a bolle d’aria e per le raccolte in pelle.
Molto utile anche nel comparto alimentare, dal momento che si tratta di un materiale molto sicuro. Sicuro perché non altera la qualità del cibo, se ne entra a contatto. Viene altresì utilizzato sui rivestimenti interni delle confezioni in cartone come le scatole di latte e le diffuse pellicole alimentari utilizzate per congelare i cibi.