Come smettere di fumare? 5 metodi
La forza di volontà, quando decidiamo di smettere di fumare, rappresenta il primo grande passo per la riuscita del nostro proposito. Tuttavia troppe volte l’intenzione di migliorare le proprie abitudini non basta per raggiungere l’obiettivo di liberarsi della sigaretta. Trattandosi infatti di una dipendenza a tutti gli effetti, non è facile dall’oggi al domani dire addio per sempre al fumo.
Non a caso anche gli esperti sostengono che per poter smettere di fumare bisogna prima prepararsi psicologicamente, convincersi cioè che stiamo percorrendo la strada giusta, per poi passare all’azione.
Chi è abituato ad accendersi la sigaretta dopo il caffè, o chi trova conforto nel fumo e nel suo senso di appagamento, non può mantenere un self control tale da diventare ex fumatore su due piedi.
Per fortuna, oggi esistono molti metodi che vanno incontro al tabagista, il quale si sentirà molto più tranquillo, seguito in un certo senso, nel suo percorso di disintossicazione da nicotina.
1) Informarsi sulla tossicità della sigaretta
Un primo metodo preparativo per liberarsi della sigaretta è informarsi sulla tossicità che la stessa provoca nel nostro organismo.
Basti pensare infatti che quando si accende “una cicca” vengono rilasciate molte sostanza nocive, che inevitabilmente, a lungo termine, andranno a ripercuotersi sul nostro status di salute.
Fare delle ricerche a riguardo potrebbe cominciare a creare quel necessario campanello d’allarme in un tabagista incallito. In fondo, i dati dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) parlano chiaro: su scala internazionale, il tabacco è il primo responsabile di morte, rispetto ad altri fattori nocivi come alcol, droghe, AIDS, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme.
Secondo le stime infatti, si contano sei milioni di morti l’anno per il fumo. Solo nel nostro paese, i dati parlano di vittime da sigarette per un numero che va da 70 mila a 83 mila persone l’anno. Vittime che, è bene ricordare, hanno un’età compresa tra i 35 e i 65 anni.
Questi dati potrebbero sicuramente portare il fumatore a prendere consapevolezza di quanto sia un errore per lui rimanere ancorato al tabacco e alla nicotina.
2) I consigli del medico
Dopo aver fatto le opportune ricerche, il tabagista cercherà conferma di quanto letto da uno specialista, così come dal suo medico di fiducia.
Contrariamente a quanto si pensa, il parere professionale di un medico, i suoi consigli, e le sue spiegazioni, sono un ottimo metodo per convincersi ad allentare un po' il vizio di fumare. Il medico infatti potrebbe consigliare addirittura, tra le altre cose, di iscriversi a gruppi di aiuto per smettere di fumare.
Sul territorio italiano inoltre, sono dislocati molti centri antifumo, indicati anche sul sito ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità, che vanno incontro alle esigenze del fumatore, insegnando lui a gettare la sigaretta con sedute di ascolto e gesti di solidarietà. In alcuni casi questi centri sono dotati anche di sportelli di coaching individuale, dove un esperto motiva il tabagista a non cedere alla tentazione di accendere una sigaretta. Nella maggior parte dei casi comunque si partecipa a incontri collettivi, e dopo alcune sedute, molti effettivamente diventano ex fumatori.
Una buona idea potrebbe essere anche quella di spulciare il sito ufficiale della fondazione AIRC per la ricerca sul cancro dove sono spiegati con dovizia di particolari gli effetti negativi delle sigarette sulla nostra salute.
3) L’uso dei farmaci come metodi sostitutivi
Quando la motivazione collettiva o quella del medico da sole non bastano a convincere il fumatore che è ora di cambiare abitudini, allora si deve ricorrere ai farmaci.
In questo caso infatti, previo supporto psicologico e previo aiuto comportamentale, lo specialista decide di prescrivere al paziente una terapia che sia in grado di supportarlo nel distacco dalle sigarette.
In questo caso, il paziente dovrà fare ricorso a cerotti, gomme da masticare e a ogni altro tipo di prodotto a base di nicotina.
Lo scopo della terapia è combattere la dipendenza psicologica da tabacco e da nicotina con la nicotina stessa. Il corpo si abitua per gradi all’assenza di queste sostanze in circolo, evitando in tal modo che il paziente possa soffrire di astinenza da nicotina.
4) Le sigarette elettroniche
In molti sottovalutano l’effetto benefico che possono avere le sigarette elettroniche sulla propria dipendenza dal tabacco e dalla nicotina. In vero, nonostante siano molto discusse nell’ultimo periodo, esse hanno avuto un grande successo negli ultimi anni, proprio perché utilizzandole come sostitutivo della classica sigaretta, molti hanno abbandonato definitivamente il fumo.
Secondo gli studi condotti comunque, è acclarato che buona percentuale di ex tabagisti abbiano deciso di smettere di fumare proprio grazie alle e-cig. Da non dimenticare inoltre il grande risparmio che si ottiene passando dal fumare continuativamente le classiche sigarette alle e-cig, ricordando che è possibile risparmiare ancora di più acquistando online sugli e-shop sigarette elettroniche.
5) Libri per smettere di fumare
Ricollegandosi al discorso fatto poc’anzi, la lettura è un altro strumento valido per potersi convincere di aver intrapreso la scelta giusta. In libreria, sugli scaffali, esistono davvero molti manuali e molte guide che insegnano a smettere di fumare. Si tratta di uno strumento questo che quantomeno potrebbe indurre nel fumatore il desiderio di cambiare radicalmente questa cattiva abitudine.
Smettere di fumare si può, basta volerlo. La strada da seguire non è facile, sarà fatta spesso di tentazioni, di astinenza, di nostalgia. Ma la cosa importante è mettere davanti a tutto e a tutti la propria salute, la propria vita. Chiedere aiuto non è motivo di debolezza, ma anzi è un gesto saggio che faciliterà sicuramente la realizzazione di questo razionale desiderio.