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Prestiti in aumento in Italia, le famiglie cercano liquidità

 

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Più 6,5 per cento in un anno: è questo il ritmo di crescita delle richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane, così come rivelato dall’ultimo aggiornamento del Barometro Crif. Si tratta del più alto incremento di quest’anno, relativo a tutte le finalità di spesa e gestione della liquidità.

Gli italiani hanno sempre più bisogno di finanziamenti. È questa la fotografia scattata dal Barometro Crif sull’andamento del settore nel nostro Paese, che certifica una crescita del 6,5 per cento di richieste a fine ottobre rispetto allo stesso periodo del 2015, pari all’incremento più alto registrato dall’inizio del 2016.

 

 

Crescono i prestiti finalizzati e personali

Interessante vedere anche le dinamiche relative alle necessità per le quali le famiglie sono spinte alla richiesta di credito: in aumento, infatti, ci sono sia le domande per i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi (ovvero, un’ampia categoria di spese, come acquisto di autoveicoli nuovi o usati, articoli di arredamento, elettronica ed elettrodomestici, o anche viaggi e vacanze), che crescono del 4,4 per cento, ma in trend positivo ci sono anche quelli personali (quasi più 10 per cento), che invece non legati e subordinati all'acquisto di un bene o un servizio specifico.

 

Strada verso i livelli pre-crisi

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Questi numeri segnalano anche un progressivo recupero verso i volumi precedenti alla crisi economica: infatti, siamo a -2,9 per cento sullo stesso periodo del 2010 e -6,1 per cento rispetto al 2009. Rispetto a quegli anni, sono nuovi i sistemi di accesso ai finanziamenti, grazie allo sviluppo dei canali digitali, ormai sempre più diffusi anche nel nostro Paese, come risulta chiaro dal successo di Ing Direct e del suo Prestito Arancio. E così, rivela ancora l’Osservatorio Crif, in tutto il 2016 la domanda di prestiti (sia finalizzati che personalizzati) è cresciuta del 7,4 per cento su base annua.

 

 

In Italia diffusi i prestiti finalizzati 

Guardando invece ai volumi registrati da gennaio a ottobre, il Barometro segnala che il trend è dovuto principalmente alle interrogazioni di prestiti finalizzati (+8,8 per cento) mentre è stato meno consistente l'aumento dei prestiti personali, che solitamente presentano un importo più elevato e una durata più lunga (+5,6 per cento rispetto ai primi 10 mesi del 2015). È Mister Credit, una linea di servizi di CRIF, a spiegare che la crescita dei prestiti finalizzati non deve sorprendere: questi strumenti sono infatti la modalità più diffusi tra gli italiani (43 per cento) mentre i prestiti personali sono il 34,5 per cento.

 

Incremento degli importi

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A crescere, comunque, è stato anche l'importo medio dei prestiti, che a ottobre si è attestato a 8.355 euro, contro gli 8.004 euro dell'anno precedente, andando per giunta in controtendenza rispetto a quanto avvenuto negli ultimi anni: in precedenza, infatti, le famiglie italiane chiedevano importi più contenuti perché presentavano maggiori possibilità di essere concessi in tempi rapidi. Questa dinamica di aumento dell'importo medio ha riguardato sia i prestiti finalizzati (5.322 euro, pari all'8,3 per cento in più) che i prestiti personali (12.664 euro, +0,4 per cento).

 

Gli effetti della crisi

Secondo le stime del Crif, inoltre, in Italia il 34 per cento della popolazione maggiorenne ha almeno un credito rateale attivo, che genera un rimborso pro-capite pari a 362 euro. Un dato che non stupisce se viene incrociato con quelli ricavati dall’ultimo rapporto dell’Istat sulla situazione economica in Italia, che ha evidenziato come il reddito medio nel nostro Paese siaa 29.472 euro, stabile dopo anni di crolli iniziati nel 2009, che hanno comportato una riduzione complessiva di circa il 12 per cento del potere d'acquisto. Eppure, ed è questo il fattore che genera maggiori preoccupazioni, la metà delle famiglie non va oltre i 24.190 euro, mentre al Sud si scende a 20.000 euro.