Come richiedere un rimborso o un risarcimento a una compagnia aerea

Può capitare di prenotare un volo, ma a causa di impedimenti improvvisi, la compagnia aerea si vede costretta a ritardare la partenza o addirittura ad annullare il volo. In una situazione del genere il cliente ha diritto a ricevere il rimborso del biglietto o addirittura il risarcimento per il danno subito.

Molti infatti ignorano che dinanzi a questi inconvenienti, hanno molti più diritti da vantare di quanto si creda. E infatti in base alla tipologia di problema presentatosi per la compagnia, si può avere o meno accesso al rimborso e/o al risarcimento. Per capire come si possa avanzare tale pretesa verso la compagnia, bisogna in primis stabilire se esista o meno il diritto in oggetto.

Vediamo insieme quali sono i requisiti e come inoltrare la domanda alla compagnia.

Come stabilire se esiste il diritto a un rimborso o a un risarcimento

La prima cosa da mettere in evidenza concerne il fatto che non occorre essere fisicamente in aeroporto per avere diritto al risarcimento. Dinanzi al ritardo del volo, alla sua cancellazione o anche all'overbooking il cliente può avanzare la suddetta pretesa. Anzi addirittura la persona lesa ha 5 anni di tempo per richiedere il risarcimento, così come prevede la retroattività indicata nella Normativa Europea di riferimento.

Quando il volo ritarda di più di tre ore, viene annullato, o se si vendono più biglietti rispetto ai posti a sedere in aereo, la compagnia aerea versa in stato di difetto con il cliente. Tuttavia affinché sussista il diritto al risarcimento, devono palesarsi alcune condizioni.

In primis la compagnia aerea non deve aver provveduto ad avvisare, o lo ha fatto a meno di 15 giorni dalla data di partenza. Il volo sarebbe dovuto partire da un Paese Europeo, e la compagnia aerea deve essere europea. La responsabilità della mancanza deve essere addotta esclusivamente alla compagnia: il che vuol dire che in caso di sciopero dei controllori del traffico aereo, o in caso di avverse condizioni climatiche o allarme sanitario, il risarcimento non può essere esperito.

I documenti necessari per avanzare la richiesta alla compagnia aerea

Prima di presentare la richiesta risarcitoria, il cliente dovrebbe munirsi di alcuni documenti

• Una copia del documento di identità dell’intestatario del biglietto o copia del passaporto;

• Il documento di viaggio, che possa essere il biglietto o il biglietto elettronico. Andranno bene anche la carta di imbarco, e la e-mail con la conferma di prenotazione. Questo vuol dire che è di fondamentale importanza conservare questi documenti, in quanto essi riportano il numero di volo e il numero della prenotazione (purché ben leggibili).

Inviare la richiesta in autonomia direttamente alla compagnia

La prima strada che si può percorrere per richiedere il risarcimento, è inoltrare in autonomia la domanda direttamente alla compagnia. Per fare ciò, di solito, bisogna andare sul sito ufficiale della compagnia aerea (ci sarà il form dedicato) o rivolgersi ad un agente della compagnia stessa, recandosi in aeroporto.

Prima di fare ciò è bene raccogliere ogni informazione necessaria per presentare il reclamo, chiamando al servizio clienti, inviando un e-mail o sempre di persona.

A questo punto si possono inoltrare a mezzo mail o tramite corriere, la domanda con allegato, come già specificato, il documento che attesti la prenotazione a quel volo nonché il documento d’identità.

Il consiglio comunque è di inviare insieme a tutta la documentazione anche la copia della normativa europea EC261. Si tratta della legge volta a tutelare i diritti dei passeggeri delle compagnie aeree. In questo modo la compagnia aerea sarà cosciente di avere a che fare con una persona seria che conosce i suoi diritti.

Circa le tempistiche potrebbero anche essere lunghe. Ricordiamo infatti che la norma su indicata non obbliga le compagnie a rispettare dei tempi per la risposta. Questo vuol dire che la nostra richiesta potrebbe essere presa in carico anche dopo mesi. Se comunque riteniamo inammissibile il tempo trascorso si può sempre intentare una causa legale con la compagnia aerea.

Inviare la richiesta attraverso un professionista o associazioni di tutela del consumatore

Dal momento che scrivere in autonomia alla compagnia potrebbe richiedere tempi troppo lunghi, l’alternativa sarebbe quella di presentare la domanda risarcitoria attraverso un professionista o associazioni a difesa del consumatore come ad esempio su sosviaggiatore.it, dove puoi trovare maggiori informazioni su come richiedere il risarcimento. Che sia un’agenzia esperta del settore, un legale, o un’associazione per la tutela dei consumatori, la situazione non cambia. Dopo aver scritto infatti la richiesta di risarcimento, il professionista pone in essere un tentativo di negoziazione con la compagnia, sia in via stragiudiziale che giudiziale, a seconda della disponibilità della compagnia.

Tutto ciò che occorre è spiegare la problematica al professionista, dopodiché consegnargli tutta la documentazione del caso e attendere sul da farsi.

Sarà compito dell'esperto cui ci si rivolge di recuperare l’indennizzo che spetta al cliente, nel cui importo sarà anche previsto l’onorario per il servizio prestato.

Insomma, il volo che fa tardi capita, e anche spesso, ma se arreca un danno al cliente, è giusto che quest’ultimo si faccia valere. In fondo ci sono in ballo fino a seicento euro di risarcimento per quanto accaduto.